In cui si parla della sindrome della casalinga e di foglie esagonali, si torna a dissetarsi in Bach e dal bagno arrivano incoraggiamenti. In cui, in bilico tra scienza e coscienza, si ascolta musica futurista o forse pitagorica. In cui si ripulisce il suono dalle astratte incrostazioni umane con del sano rumore, si ascoltano tassisti africani, piloni dell’elettricità, intonarumori e rumori stonati.